The China Study: il salvavita

venerdì 5 settembre 2014

Salutisti sfegatati : è l'ora di un lavaggio epatico!

Essere "fegatosi"
Il fegato è legato alle "energie" della rabbia, che poi diviene rancore. Il legame è a doppio senso, cioè se il fegato è in difficoltà per il sovraccarico di tossiemia, l'umore sarà di tipo iracondo, con rughe verticali tra le sopracciglia (espressione spesso accigliata), con esplosioni di rabbia continue, intolleranza (o poca pazienza) nei confronti di ogni piccola cosa e difficoltà di controllare tali espressioni "esplosive".
Ma anche al contrario vale il medesimo rapporto. Come accennavo nel precedente post, se sono sempre arrabbiato e non esprimo la rabbia (facendola sprofondare "nei visceri") diventa una stasi del Qi (energia) del fegato, il quale ha come andamento energetico il movimento continuo e centrifugo. Ve lo immaginate un filtro che trattiene ciò che filtra?
La stagione del fegato è la primavera, che appunto è l'espansione e la mobilitazione dopo la stasi invernale. Spesso sfoghi sulla pelle o spasmi muscolari si verificano proprio in questo periodo, la stagione del fegato.

Soluzione Emotiva
Qui il discorso potrebbe essere molto molto lungo, in quanto la rabbia viene alimentata dalla paura, che a sua volta è alimentata dalla sofferenza. Quindi merita un post specifico. Ma una cosa semplice da fare è ESPRIMERE la propria rabbia canalizzandola. Come? su un cuscino con tutta la potenza che si ha, urlando a squrciagola senza badare a ciò che si dice, una corsa liberatoria con tutta la "rabbia" che avete in corpo, il sacco da pugilato, etc. Il fegato ha necessità di ESPRIMERE, muovere e liberare, quindi ogni espressione di movimento e di energia è una buona strada per liberare questa energia. Senza però danneggiare cose e persone, oppure farlo in modo controllato (ring, piatti vecchi, o altro). Per gli esperti di arti marziali, un sacco da colpire è una buona cosa, ma anche il cuscino ha la sua dignità. Poi è necessario intervenire sulle cause della rabbia, e qui si può fare con un percorso di ricerca interiore, che tra le altre cose sto portando avanti, ed un intervento organico.

Soluzione Organica
e qui arriva il cuore di questi due post sul fegato. Il fegato dicevamo si deve liberare delle tossine, che si cristallizzano sottoforma di "calcoli" epatici e calcoli della cistifellea. Ma cosa sono i calcoli? 
Intanto i calcoli biliari sono costituiti in gran parte di colesterolo (HDL) oltre che a carbonati e fosfati di calcio. Quindi abbiamo un eccesso di grassi da eliminare sottoforma di colesterolo, ma anche sali cristallizzati, i quali sono il frutto del tamponamento di sostanze acidificanti. Questi calcoli possono essere di dimensioni molto varie, molto grandi quelli della cistifellea e più piccoli (addirittura granuliforme come sabbia) quelli dei dotti epatici.
Il fegato, come dicevamo è un filtro, che quindi come i reni prende il sangue e lo fa passare in capillari molto molto piccoli. Le celle epatiche poi, hanno la funzione di trasformare il contenuto del sangue e direzionare gli scarti verso i dotti biliari. Questi poi verrano esplusi con la bile al momento della digestione di altri grassi. Un ciclo perfetto. Ma...
Se si vengono a formare impedimenti meccanici nel tessuto, il processo che dovrebbe essere fluido, comincia a rallentare. I dotti biliari (piccoli, sottili e delicati) vengono letteralmente ostruiti da sassolini (calcoli o microcalcoli) che impediscono le funzioni epatiche.
I sintomi sono variegati, dall'acne, all'umore, ai dolori di schiena, alla cattiva digestione, all'astenia muscolare, all'anemia, vertigini, ecc.

Il lavaggio epatico
E qui finalmente siamo alla soluzione. Il filtro va pulito in profondità. Per farlo bisogna eliminare i calcoli accumulati negli anni di cattiva alimentazione. Come fare? Seguendo una procedura semplice e geniale come quella descritta nel libro "guarire il fegato con il lavaggio epatico" di Moritz.
La procedura è assai semplice e si basa su : succo di mela, sali di Epsom, succo di pompelmo e olio di oliva.
In particolare la procedura vuole:
1) dal lun al ven: bere un litro di succo 100% di mela biologico e senza ingredienti aggiunti.
2) il sabato mattina entro le 12:00 : un litro di succo di mela 
3) sabato pomeriggio ore 18:00 : si assume il primo bicchiere di acqua e sali di Epsom
4) alle ore 20:00 : il 2° bicchiere di sali di Epsom
5) alle ore 21:00 : clistere al caffè (vedi procedura Gerson)
6) alle ore 22.30 : beverone costituito da succo di pompelmo e olio di oliva emulsionati
7) ci si stende immobili al buio ed in silenzio, spostando l'attenzione alla regione del fegato.
8) al mattino della domenica, ore 06:00 : si beve il 3° bicchiere di sali di Epsom
9) ore 10:00 si beve il 4° ed ultimo bicchiere di sali di Epsom.
10) ad ora di pranzo si può mangiare, ma leggero! quindi pochi grassi e proteine... ovviamente!

Cosa c'è dietro?
La prima cosa che vi dico è STUDIATE IL LIBRO ATTENTAMENTE e non basatevi solo su queste poche righe del mio blog. Sono utili, certo, ma ovviamente incomplete. Ci vuole la massima consapevolezza e precisione, in quanto la procedura è come andare sul tavolo operatorio. Si lavora con gli organi interni, quindi, in caso di dubbi come sempre dico rivolgetevi al vostro medico di fiducia.

Il succo di mela, con il suo acido malico, ammorbidisce la superficie dei calcoli, i sali di Epsom (epsomite, solfato di magnesio) favoriscono la dilatazione dei dotti biliari e l'evacuazione dell'intestino, il beverone con olio di oliva e pompelmo richiede alla cistifellea una grande espulsione di bile, creando un flusso di lavaggio. Il clistere al caffè è la chiave per "non sentire male" in quanto oltre a pulire l'intestino prima che venga invaso dai calcoli biliari, fa dilatare di molto i dotti biliari ed il coledoco, facilitando il transito anche delle "pietre" più grandi.

Il libro riporta tantissime informazioni utili, anche per chi soffre di intolleranza agli alimenti utilizzati nella procedura standard. Vi segnalo qui nel seguito un filmato che riporta la lettura di alcune pagine del libro stesso.



La mia Esperienza
La prima volta ho eliminato molti calcolini piccoli, quindi ne ero felice, ma la seconda volta... quella è stata traumatica. Calcoli grandi come ceci e come noccioli di ciliegia. Impressionante e inquitante! La terza volta invece il processo è durato non solo nel giorno dell'eliminazione (domenica), ma anche nella settimana seguente, eliminando continuamente calcoli della grandezza di semi di girasole a forma di goccia.
In questo ultimo caso vi suggerisco di fare molta molta attenzione, in quanto questi calcoli di dimensione media possono andare a bloccare il canale dell'appendice, creando il presupposto per una appendicite. Ai primi sintomi di tensione-dolore nell'inguine destro, per 3 giorni fate clisteri sia mattino che sera, alimentandovi con succhi o con frutta poco fibrosa. Se non dovesse passare, fatevi vedere immediatamente da un medico.

Conclusioni
Bene, finalmente ho pubblicato queste informazioni che ritengo indispensabili per coloro che sono alla ricerca di una salute migliore. Nella mia esperienza questo auto trattamento è molto efficace, ma attenzione bisogna praticarlo almeno una decina di volte per essere certi di aver ripulito tutto il fegato, e non va interrotto. Quindi non iniziatelo se non siete convinti e determinati. Oggi la mia pelle è migliore, non ho più sfoghi primaverili, gli spasmi muscolari si sono ridotti quasi fino a scomparire, dolore al fianco destro diminuito, ecc. Insomma ottimo rimedio, ma... non è la panacea di tutti i mali: infatti non siamo solo fegato, ma anche reni, intestino, cuore, polmoni, pancreas, cervello, ecc. 
Ognuno di questi importanti organi fa la sua parte per farci vivere, e se noi li mettiamo in difficoltà il risultato alla lunga sarà evidente.
Ricordiamoci sempre che siamo più della somma delle parti, ma se una parte si ammala, tutto si ammala, perché il corpo è un sistema complesso completamente interconnesso.

Chiaramente pulire un filtro per poi sporcarlo non è la strategia più furba. Quindi un cambio graduale di alimentazione e l'eliminazione degli alcolici è consigliabile e auspicable, oltre all'adozione di cibi depurativi del fegato quali: cardo mariano, il carciofo, ecc.

Bene ho terminato anche questa volta. Scusate se mi sono dilungato, ma certi argomenti vanno affrontati bene, altrimenti è inutile e dannoso affrontarli.

Come sempre vi auguro una buona pratica, ed una salute forte e duratura.
Un abbraccio sincero dal vostro Nutrizionauta.